I boschi del Trentino sono un patrimonio inestimabile, coprono oltre il 60% del territorio regionale e le tipologie di alberi maggiormente presenti sono: l’abete rosso, il faggio, il larice e l’abete bianco.
Questa vasta area verde svolge un ruolo cruciale nella regolazione del clima locale. Ospitando una ricca fauna e funge da serbatoio di carbonio, tuttavia. E’ importante gestire in modo sostenibile le foreste in quanto un’espansione incontrollata delle stesse in aree aperte potrebbe compromettere la biodiversità dell’area.
La gestione delle foreste in Trentino è sia pubblica sia privata ed è soggetta a piani di gestione così da garantirne salute e produttività. Grazie a questi strumenti, si è stimato che i boschi trentini immagazzinano una quantità enorme di carbonio, contribuendo ad attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici.
CONIFERE
Le conifere presentano foglie di dimensioni ridotte a forma di ago. Portano i semi su particolari strutture legnose dette pigne.
Sono adatte a vivere in ambienti aridi e freddi, riuscendo a crescere ad un'altitudine che va dagli 800 ai 1600 metri. Ne esistono più di 600 tipi, ma nel nostro territorio le più famose sono, per la loro importanza nell’ambito delle costruzioni, l'abete bianco/rosso, il larice e il pino.
LATIFOGLIE
Si definiscono latifoglie quelle piante, alberi o arbusti, caratterizzate da foglie larghe indipendentemente dalla loro forma. Hanno un tronco che tende ad aprirsi ad una certa altezza con una chioma ovoidale, molto rigogliose di fronde e crescono a circa 1000 m slm.
Sono utilizzate per la realizzazione di mobili e di rivestimenti in quanto hanno prestazioni meccaniche inferiori rispetto alle conifere.
Le latifoglie più conosciute e più utilizzate sono faggio, frassino, robinia e quercia.